Non mi dilunghero’ a scrivere praticamente quasi niente, non sono dell’umore.
Non ho mai toccato con mano cosi tanto la solitudine, ora sembra proprio tangibile, probabilmente questo mio isolamento pressochè totale per non dire ermetico che mi fa sentire cosi amplificato questo stato emotivo a me totalmente sconosciuto almeno lo era fino ad adesso, tre giorni fa un amico è venuto alle 5 del mattino quasi, per accertarsi se ero ancora nel mondo dei vivi, dopo che ci litigai e adottai un nuovo metodo, invece di litigare o stare male, lo bloccai direttamente ovunque e niente da quel giorno sono praticamente chiuso in casa e quando esco o è per lavoro (sto lavorando a un progetto) oppure necessità tipo analisi, visite ma per il resto murato vivo e staccato i collegamenti con la società esterna.
E’ venuto qui e ammetto che sono rimasto abbastanza basito, non capivo bene le mie emozioni, da un lato provavo piacere nel rivederlo e nell’altro invece non so descrivere la sensazione forse frustrazione?
Comunque è venuto a colpo sicuro, daltronde la notte è uno dei momenti dove potrebbe trovarmi sicuramente, magari ha pensato che durante il giorno le persone normali sono impegnate in altre attitudini.
Da poco è morto il padre e l’unica persona (a detta sua) che gli è rimasta vicino ero io, in certi momenti come potevo lasciarlo solo? credo sia stato abbastanza naturale, questa cosa gli e’ rimasta impressa. Insomma mi ha fatto solo capire che nel momento del bisogno io c’ero, e nel mio momento di bisogno c’è lui per me. Unico problema io non ho bisogno di niente e nessuno, tanto non credo piu a niente e nemmeno a nessuno, mi ha dato del dissacrante e con me non si puo ragionare in questo momento, è andato via dicendo che si è sincerato che ero tra i comuni mortali e allo stesso tempo dispiaciuto di vedere questo lato di me “impossibile”, l’ho liquidato dicendo che non deve ne dispiacersi e ne rammaricarsi, se vuole parlare non e’ un problema, sono sempre aperto al dialogo ma se vuole altro per me quel “altro” non esiste. Mi basto da solo. (almeno credo)
Giusto per citarne una da un film..
Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Meglio che ritorno a fare quello che stavo facendo, senno mi avveleno.
See ya later.

