
Ho camminato fino alla spiaggia al tramonto.
Il sole era già basso, quasi a sfiorare la linea dell’orizzonte. L’aria aveva quell’odore inconfondibile di sale, un profumo aspro e dolce insieme, capace di farmi sentire a casa anche quando sono solo. La sabbia era ancora tiepida sotto i piedi, ma già più fresca nei punti dove l’ombra si stendeva.
Il cielo sembrava un dipinto che cambiava colore ogni minuto. Prima un arancio intenso, poi il rosso che si spegneva nel viola, e infine quell’azzurro profondo che annunciava la sera. Guardare il sole calare è stato come assistere a un rito antico: nessuna fretta, solo la calma di un addio che si ripete ogni giorno e che ogni giorno sembra unico.
Davanti a me il mare si muoveva lento. Le onde si rincorrevano con un ritmo ipnotico, lasciando sulla riva un fruscio costante, simile a un respiro. Non erano onde alte, ma morbide, continue, come carezze che cancellavano ogni impronta lasciata sulla sabbia. Guardandole ho pensato che forse la vita funziona così: ciò che facciamo resta per un istante, poi viene portato via, ma non scompare del tutto ma si mescola con l’acqua, con l’aria, con il tempo.
Sulla battigia ho trovato una piccola pozza, uno specchio d’acqua che la marea aveva lasciato intrappolato nella sabbia. Era immobile, diverso dal mare che mi si agitava davanti. In quel silenzio liquido si rifletteva il cielo che cambiava, e per un attimo ho avuto l’impressione che fosse lì per custodire il tramonto, per fermarlo, mentre il mare lo lasciava andare. Era come avere due visioni dello stesso momento: il mondo che muta e quello che resta immobile a ricordarlo.
Poi, piano, il sole è scivolato oltre la linea dell’acqua. Ho atteso qualche minuto e, quasi senza accorgermene, ho visto la luna emergere. Prima un chiarore lieve, argenteo, che ha cominciato a tingere il cielo di un blu più chiaro, poi la sua forma piena, tonda, che ha preso possesso della notte. La sua luce è diversa da quella del sole: più fredda, ma non meno viva. Cade sul mare come un manto d’argento, e ogni onda diventa una scheggia luminosa che brilla e poi si dissolve.
Ho guardato anche lo specchio d’acqua. Lì dentro la luna era perfetta: un disco chiaro, nitido, intatto. Nessuna increspatura, nessun movimento. Era come se in quel piccolo spazio fosse stata imprigionata la sua immagine più pura. Sul mare, invece, la sua luce tremava, si spezzava, si ricomponeva di continuo. Due volti diversi della stessa presenza: l’eterno e il mutevole.
Il vento intanto soffiava leggero. Portava con sé il profumo del mare, un po’ di freschezza che mi faceva rabbrividire e il suono delle onde che non smettevano mai di chiamare. La spiaggia era deserta: nessun passo, nessuna voce, solo io e questa immensità che sembrava respirare insieme a me. The sound of silence
E lì ho capito una cosa semplice: non tutto deve essere trattenuto. Il sole muore, eppure ritorna. La luna appare e poi svanisce, ma ricompare puntuale. Il mare cancella, eppure restituisce. Lo specchio conserva, ma non può trattenerlo per sempre. Forse la vita è proprio questo: accettare che ogni cosa cambi, che nulla resti identico, ma che in ogni trasformazione ci sia una forma di eternità.
Ho lasciato che la luce della luna mi bagnasse il viso, e per un momento ho sentito di appartenere anch’io a questo ciclo, di essere parte di questa danza silenziosa tra giorno e notte, tra mare e cielo. Non c’era bisogno di altro: solo restare lì, ascoltare, respirare.
Mentre scrivo queste righe, porto con me quel silenzio, quella pace. So che il sole tornerà, che la luna veglierà di nuovo, che il mare continuerà a muoversi senza fine. E dentro di me, qualcosa è cambiato.
Bellissima descrizione dell’esterno e del tuo interno: grazie.
Grazie a te 🌷
Grazie a te per la lettura e la comprensione
Una bellissima pagina di diario
Un tempo lo facevo proprio in un diario, ora scrivo qui perché credo che le emozioni a volte vadano condivise per quanto intime possano essere.
molto bello il tuo scritto…
grazie per averlo condiviso…
Grazie a te per il tempo che hai dedicato a leggere ciò che ho scritto, per l’attenzione alle mie parole e ai miei pensieri.
se posso chiedere…
qual è il tuo nome?
Ora che ci penso perché?!?!🤣
😂😂😂 è importante sapere il nome della persona che qui su questa piattaforma… ci permette di leggerla e volendo scrivere… il nostro commento…
Mh.. non è il nome che fa la differenza, eri solo curiosa 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄😆😆😆😆
Cmq piacere 🐱
😂😂😂
in ogni caso… c è sempre un motivo perché ci è stato fatto dono del nome che indossiamo…
buona giornata Ygor… 😄☀️
Ah sicuramente 🐱
Buona giornata Cinzia 🌞😆